Scegliere un cane.
Hai deciso di prendere un cane? Meraviglioso! Ma che tipo di cane? Ah, quello che hai visto alla televisione oppure quello di cui ti ha parlato il tuo amico che glie lo ha consigliato il cugino che lavora con un addestratore…Certo è un po’ grosso, con un folto mantello e magari nella tua mansarda di 40 metri quadrati in centro città sarebbe un po’ compresso e accaldato, ma guarda quanto è bello!!
Forse ho un po’ esagerato, ma per esperienza non così tanto. Spesso il criterio per scegliere un cane si basa più su un aspetto estetico, o su un ideale parzialmente realistico, che su una onesta disamina delle sue caratteristiche e della condizioni di gestione che possiamo assicuragli.
La fase della scelta è il momento più emozionante da quando si è deciso di vivere con un cane, ma quali criteri adottare? Meglio un cucciolo o un adulto? Di razza o un incrocio? Da canile oppure di allevamento? Ci si può fidare dei negozi di animali?
Queste sono alcune delle domande che ci possiamo fare quando si tratta di scegliere un cane, ma una importantissima è: a quale tipo di cane si adatta meglio il mio stile di vita? Preferire un border collie per una tranquilla pensionata sedentaria è evidente che creerebbe una situazione inadeguata, così come se sono un tipo sportivo, a cui piace fare lunghe camminate, può essere che un cavalier king charles spaniel non sia l’opzione migliore.
Per scegliere un cane da un punto di vista del comportamento dobbiamo pensare a tre punti fondamentali:
Non è adesso importante scendere in tutti i dettagli che caratterizzano il cane come specie, possiamo però fare alcune considerazioni che ci possono aiutare a capire se siamo sufficientemente compatibili e comprendere come scegliere un cane. Come scritto sopra, dobbiamo ricordarci che è una specie sociale, cioè concepisce la sua vita insieme ad altri elementi, siano essi altri cani o uomini. Il fatto di avere scarsi contatti con altri individui porta ad un impoverimento della sua “intelligenza”, fatta per uno scambio consistente di segnali ed informazioni; inoltre potrebbe non essere in grado di sopportare la solitudine.
Quindi prima di scegliere un cane bisogna capire quanto tempo è possibile dedicargli. Bisogna capire la qualità del tempo che si può dedicare. Dobbiamo ricordare che la vita media di un cane varia da 8-9 anni per le taglie grandi a 15-16 anni per quelle piccole; ci troviamo di fronte ad un periodo di tempo non breve.
E bene quindi chiedersi quale indirizzo avrà la mia vita negli anni a seguire: se penso di spostarmi spesso, o se il mio lavoro necessiterà lunghe assenze o orari di lavoro importanti. Se ho intenzione di farmi una famiglia numerosa o vivere in solitudine; se preferisco vivere in una tranquilla campagna con grandi e verdi spazi aperti intorno oppure amo le metropoli ed il vivere caotico di una città. I cani hanno grandi capacità di adattamento, ma non infinite, e moltissimi problemi comportamentali nascono da condizioni di vita inadeguate. Porsi sinceramente queste domande è il primissimo passo prima di scegliere un cane, perché le risposte saranno quelle che potrebbero portarci nel meraviglioso ma impegnativo mondo dei proprietari, o forse meglio compagni di cani. Pensare attentamente prima, per avere i migliori risultati dopo.
La motivazione che spinge a scegliere un cane e poi prenderlo con noi potrebbe già dare una risposta a questa domanda. Se sono interessato solo a dare una casa ad un cane, che importa che sia di razza o no?
Ciò che deve importarmi è se ho le capacità e competenze per gestirlo ed un ambiente adatto a migliorare la sua qualità di vita. Se invece sono alla ricerca di una caratteristica particolare, sia essa fisica che di temperamento, allora sapere quali razze sono state allevate e selezionate per quell’aspetto che cerco è un esigenza principale per scegliere il cane.
Se non sono in grado di riconoscere una linea di razza nel mio cane incrocio, difficilmente saprò qualcosa della sua attitudine a prima vista; in questo caso potrà essermi di aiuto chi ha gestito il cane fino a quel momento, raccontandomi delle sue abitudini ed attività. Esistono anche diversi tipi di test per valutare la personalità di cani e cuccioli, ma è meglio non prenderli come oracoli.
Scegliere un cane da un rifugio è un po’ una lotteria, ma se aiutati da esperti (o se siamo fortunati) possiamo avere a disposizione uno splendido animale con in più la gratificazione di averlo salvato dal canile. Una piccola annotazione: nei primi giorni di vita nel nuovo ambiente, vi sembrerà di non averlo in casa perché sarà silenzioso e poco attivo; ma quello non è il suo carattere! Passate un paio di settimane si rilasserà e dara esibizione del suo reale temperamento!
Secondo la FCI (federazione cinologica internazionale) sono riconosciute 399 razze suddivise in 10 gruppi; questi gruppi sono organizzati considerando le caratteristiche fisiche, la provenienza e l’attitudine del cane. Allo stato attuale c’è una tendenza a selezionare le razze considerando specifici elementi dell’aspetto fisico (dimensione, mantello, forme muscolo scheletriche).
In passato era molto importante anche l’attitudine (scegliere un cane vuol dire riconoscerle!), il comportamento del cane, perché venivano utilizzati per compiere un lavoro specifico. Un cane pastore doveva mostrare una particolare attitudine nel confronti del gregge e di eventuali predatori. Un terrier aveva come compito quello di eliminare animali come i roditori che potevano creare danni ai magazzini di cibo o ad altri animali allevati.
Oggi questi compiti non vengono quasi più svolti, ma il ricordo delle antiche attività può ancora essere evidente: un pastore maremmano abruzzese generalmente sarà un cane protettivo del gruppo, tendenzialmente diffidente verso l’estraneo e pronto ad essere efficace contro chi considera minacce (ai tempi si confrontava con i lupi!); i bassotti erano cani da tana e quindi entravano in buche dove vivevano ratti, furetti, faine che reagivano con energia alla presenza del cane.
Cani come labrador e golden riportavano uccelli acquatici abbattuti in zone acquitrinose, perciò hanno una naturale tendenza a buttarsi senza problemi in acqua. Potremmo divertirci a raccontare le origini di lavoro, e quindi attitudinali di tante razze ma lasciamo agli appassionati questo compito; ciò che volevo evidenziare è che un cane di razza non è solo un elemento estetico ma anche comportamentale, ed esibirà il suo bagaglio di attività specifiche ogni volta che lo crederà opportuno, anche quando per noi potrebbe essere un problema. Scegliere un cane di razza quindi vuol dire conoscere le sue attitudini di base!
Quindi prima di scegliere un cane di razza informiamoci, con libri, tramite esperti, su internet, quali sono le caratteristiche principali della razza che ci piace, così da poter scegliere un cane adatto, vivere felici con il nostro nuovo amico e non condannarci a vicenda ad una vita di costrizioni ed incomprensioni.
Ancora un consiglio: non giudicate un cane dal suo aspetto da cucciolo, perché non sarà con quello che vivrà la maggior parte della sua vita: posso facilmente capire che un cucciolo di San Bernardo è adorabile, ma dopo poco più di un anno dovrò convivere con un animale che facilmente può superare i 70 kg! Un ultimo punto: anche cani della stessa razza possono esprimere comportamenti differenti perché un comportamento è il risultato della potenzialità genetica modulata dall’ambiente. Ma di questo ve ne parlerò in altri post.