Scegliere un cane.
Abbiamo visto precedentemente che il comportamento dipende in parte sia dalla specie animale che dalla razza. Un cane svolge le funzioni tipiche della sua specie: è un mammifero quadrupede preferenzialmente carnivoro, predatore e, importante per noi, vive in gruppo, ossia è sociale. Tutte le condizioni e opinioni che contrastano con questi dati vanno contro la sua biologia.
Esistono poi le razze selezionate per specifiche attitudini, che sono espresse naturalmente dal cane; queste attitudini non potranno essere eliminate e si ripresenteranno ogni volta che l’ambiente lo permette o stimola. Ma non bisogna mai dimenticare che ogni cane è un individuo, una singolarità, con la sua specifica risposta comportamentale all’ambiente che lo circonda. Scegliere un cane significa ricordarsi di tutto ciò.
In questo post ci saranno alcuni riferimenti neuroscientifici, ma niente di così complicato da farvi scappare. Cosa vuol dire che ogni cane è un individuo? E perché è importante saperlo per scegliere un cane? Essere un individuo vuol dire che ogni singolo cane ha sviluppato una specifica e personale risposta a ciò che accade intorno a lui. Si tratta di un processo adattativo legato all’evoluzione dei mammiferi superiori per poter affrontare meglio le diversità dell’ambiente. Tempo fa si riteneva che il comportamento degli animali, e quindi anche di un cane, fossero stereotipati, puramente istintivi, per così dire “cablati” nel cervello.
Quando un cane veniva posto in un ambiente si pensava assumesse un tipo di atteggiamento già predisposto dalla natura e che quindi fosse sostanzialmente sovrapponibile per ogni singolo individuo, per esempio alcuni pensano che tutti i cani scavano buche, tutti i cani cacciano i gatti e che tutti i cani obbediscono spontaneamente ad un uomo. Ma le cose non stanno esattamente così. Ogni cane può apprendere dalla madre e da ciò che lo circonda cosa è meglio fare per sopravvivere ottimalmente nello specifico ambiente di vita e può affinare le proprie capacità per renderle più efficienti.
La struttura di base di un cervello è determinata geneticamente e quindi dipende dal mescolamento dei cromosomi dei genitori che è diverso per ogni individuo. Inoltre sin dai primi giorni dalla nascita l’ambiente circostante esercita una modellamento dell’organizzazione del sistema nervoso centrale. Più precisamente abbiamo un eccesso di neuroni e sinapsi che vengono riorganizzati in base all’uso: i neuroni non utilizzati vengono eliminati mentre quelli attivi vengono rinforzati.
Il modo in cui si evolve la struttura di un cervello causerà in ultimo anche il suo comportamento. Questo è particolarmente vero per la corteccia cerebrale, o meglio “neocorteccia” cioè la parte più esterna del cervello. Nell’uomo questa parte è molto sviluppata e quindi questi fenomeni sono particolarmente evidenti; anche il cane presenta un discreto sviluppo della corteccia e quindi anche in questa specie animale possiamo osservare l’effetto che l’azione congiunta della genetica e dell’ambiente esercitano sul suo sviluppo.
E’ stato inoltre comprovato che anche il periodo prenatale contribuisce a caratterizzare il comportamento dopo il parto: se la gravidanza ha presentato stress particolari, per esempio se è trascorsa in luoghi non idonei (rumori, interferenze …) la madre produrrà diversi ormoni che influenzeranno lo sviluppo del feto. A sua volta il cucciolo potrà presentare disturbi già dai primi periodi dopo il parto. Scegliere un cane significa anche capire il suo cervello!
Ma allora diventa molto complicato scegliere un cane che non darà problemi? Molto dipenderà da te. Il primo passo è chiedersi il più onestamente possibile perché vuoi un cane. E’ diverso l’approccio se lo desideri perché sei appassionato della specie canina e non concepisci la vita se non con un cane; diverso è se ne hai bisogno per fargli svolgere un lavoro, per esempio la guardia alla tua villetta; ancora potresti volere un cane per fare un bel regalo ai figli oppure se ne acquisti uno per avere un supporto affettivo dopo un periodo di difficoltà.
Tutte queste nostre esigenze vanno confrontate con la consapevolezza che il cane è un soggetto sensibile, ed ha bisogno che alcune necessità vitali vengano soddisfatte. Egli merita rispetto e considerazione. Il patto di amicizia che ci lega a lui da più di trentamila anni lo esige. La maggior parte dei problemi di convivenza e di abbandono nascono da non aver confrontato le esigenze di base dei cani con le nostre motivazioni e con le condizioni di vita che si possono offrire. Il successo della vita insieme a queste creature nasce dal buon incastro tra chi sono io e l’identità del cane. Ascoltando questi consigli e facendo proprie queste informazioni scegliere un cane non sarà un problema.