Prendere un cane: un particolare di poco conto?
Il posto da cui proviene il nostro cane ha una grande importanza. Può sembrare un particolare di poco conto, ma non lo è. L’ambiente che circonda la madre e dove vivranno i primi importantissimi giorni di vita i cuccioli avrà un profondo impatto sullo sviluppo comportamentale; a maggior ragione è comprensibile che un ambiente come un canile non può non lasciare un qualche segno nella psiche di un cane.
Decidere dove prendere un cane potrà perciò aiutarci a minimizzare alcuni tipi di problemi e vivere meglio la nostra vita in comune.. Una scelta sbagliata e ci si presenta di fronte a noi un futuro di ansia e frustrazione. Ma quali sono le possibili opzioni? Quali sono i pro e i contro nello scegliere il nostro cane da un rifugio rispetto ad un allevatore o da un’altra origine? Cerchiamo di dare una risposta.
Prendere un cane da un allevatore presenta alcuni vantaggi: qualità, servizi, competenza e passione. Ovviamente se l’allevatore è una persona onesta e svolge il suo lavoro correttamente. Un allevatore serio generalmente si occupa di una o due razze al massimo, parla volentieri della sua attività, chiede notizie sulla famiglia adottante, mostra senza remore i cuccioli e la madre, spiega quali attenzioni mette nel gestire i suoi cani, si dimostra affettuoso e riceve affetto da cani stessi.
Gli ambienti sono puliti, mai troppo affollati, con aree di tranquillità per i soggetti che si stressano. Sono orgogliosi dei propri cani, e ne parlano con enfasi, sottolineano le caratteristiche di razza (spesso esagerando) e sono i primi ad invitarvi a mostre o gare per esibire la perfezione della loro cucciolata. Mostrano documenti ufficiali che certificano l’esenzione da patologie ereditarie e non hanno esitazioni ad esibire e consegnare il pedigree, documento che non solo certifica l’albero genealogico, ma rende sicura l’origine del cane! Prendere un cane e poter vedere dove la madre e i cuccioli vivono e come interagiscono tra loro ci aiuta a comprendere se la gravidanza e i primi periodo di vita sono stati armonici ed equilibrati.
Questi momenti e luoghi sono essenziali per uno sviluppo normale delle capacità mentali, perciò il loro svolgersi sereno ci assicura che non stiamo prendendo un cane problematico.
E’ importante capire da quanto tempo l’allevatore svolge la sua professione, perché quello che succede spesso è la “fioritura” di allevamenti di razze che vanno per la maggiore! Gli allevamenti “multimarca” ed quelli con cani alla moda, tipo i chihuahua o bouledogue francesi, spesso sono rivenditori di cuccioli provenienti da “fabbriche” di cani che operano all’estero. L’altro problema è il prezzo: un cucciolo ben gestito ha previsto molte cure ed è per questo che può costare molto; questo prezzo però può aiutare a diminuire i costi di “gestione” negli anni a venire: si dice infatti che chi più spende, meno spende.
Non è difficile vedere annunci su giornali o cartelli appesi su vetrine che offrono cuccioli, provenienti da proprietari che, a volte consapevolmente a volte per conseguenza di distrazioni, hanno fatto partorire i loro cani. Vale anche in questo caso, prima di prendere un cane, la regola aurea: verificare chi sono i genitori, che carattere esibiscono, com’è l’ambiente in cui i cuccioli sono nati ed hanno passato le prime settimane di vita. Fondamentale poi non toglierli dalla madre prima dei 60 giorni.
Diffidate da chi non fa domande su come i cuccioli verranno gestiti dopo l’adozione, da chi si propone di portarvi i cuccioli senza farvi vedere l’ambiente di provenienza, da chi vi impedisce di scegliere all’interno della cucciolata ( a meno che non sia l’ultimo, ovviamente). Il proprietario occasionale può peccare di ingenuità, cercate di capire se per l’occasione si sia fatto aiutare da un allevatore o da persone esperte.
Nel caso in cui l’offerta riguarda un cane adulto, bisogna essere molto attenti: in molti casi la causa della cessione è un problema comportamentale. Verifichiamo prima l’attitudine del cane, scaviamo per capire le reali motivazioni della cessione e se non siamo sicuri, prima di prendere un cane adulto facciamoci aiutare da un esperto per imparare a conoscerlo e gestirlo.
I negozi di animali sono pensati proprio per vendere cuccioli e quindi lavorano con il concetto di massimo guadagno con la minima spesa. Vedrete belle gabbie con teneri cucciolotti che giocano tra di loro o che riposano, e la cosa vi farà fremere dalla voglia di accarezzarli e portarveli a casa. In molte occasioni questi cuccioli sono sfornati in grande numero da “fabbriche di cuccioli” che lavorano sulla quantità e che tengono in conto di avere diverse “perdite” compensate appunto dal numero.
La vita di questi cuccioli è stata generalmente traumatica, ben lontana dai presupposti per un sano sviluppo fisico e mentale. Strappati alla madre in età precoce, preda di malattie infettive che li decimano, i più fortunati arrivano a mostrasi nei negozi in gabbie di plastica trasparente.
Se decidete di prendere un cane da un negozio, esigete di verificare i documenti di provenienza per non alimentare un atroce commercio. Non tutti i negozi di articoli per animali vendono cuccioli, alcuni semplicemente fanno riferimento ad allevatori riconosciuti e indirizzano i propri clienti verso queste strutture o pubblicizzano cucciolate di sicura provenienza.
Gli appassionati di razze spesso formano dei gruppi di recupero (breed rescue) per quei cani che per vari motivi non possono più essere gestiti dai precedenti proprietari. Questi appassionati si occupano di recuperare cani della razza di riferimento, organizzano ricoveri, canili e famiglie per adozioni temporanee e gestiscono per reinserirli con nuovi proprietari idonei. In questi casi troviamo persone che cedono il cane solo se trovano situazioni quasi perfette ed a persone con una conoscenza delle caratteristiche di razza molto buone.
Alcune associazioni si specializzano nel recupero di razze utilizzate per particolari compiti: è il caso, per esempio, dei levrieri da corsa. Questi cani purtroppo vengono allevati con il solo scopo di correre, per cui chi li gestisce stimola abnormemente la componente nevrile del loro carattere e la loro quotidianità non rispetta le normali esigenze di socialità. Per questi cani può non bastare l’amore e lo slancio affettivo per restituire l’equilibrio.
Se decidete di prendere un cane recuperato, cercate sempre di conoscere al meglio le sue caratteristiche di razza ed individuali, fate delle prove di convivenza per capire se esistono problemi di comportamento e affidatevi ad un esperto per avere consigli e delineare una prospettiva delle difficoltà che vi aspettano.
Il canile è un mondo a parte. Una soluzione disagevole e disagiata per i cani abbandonati e non voluti. Prendere il cane in un canile è una scelta di grande spessore morale, ma la soddisfazione di avere sottratto una povera bestiola dalle gabbie non deve renderci ciechi alle potenziali difficoltà a cui possiamo andare incontro.
Normalmente di questi cani sappiamo poco o nulla, hanno un passato oscuro e un presente caotico; il loro equilibrio psicofisico è sotto minaccia. Molti di loro si adattano velocemente agli stili di vita di una famiglia amorevole e consapevole, ma alcuni di loro non riescono a strapparsi di dosso il retaggio di una vita difficile.
Prima di prendere un cane siate sempre molto insistenti con i gestori di canile per conoscere al massimo il temperamento del cane prescelto (ammesso che riusciate a sceglierne uno solo!), portatelo molte volte a spasso prima di adottarlo; portate con voi un briciolo di razionalità quando entrate in canile, perché lì dentro la marea emotiva vi può travolgere.
Se avete la possibilità di poter prendere un cane da un canile, fatelo, aiuterete un’anima innocente a vivere una vita degna di questo nome; un unico consiglio: se notate difficoltà comportamentali non aspettate, fatevi aiutare .